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Oltre la mente pensante c'è una consapevolezza pura, che non giudica. Quando scopri questa consapevolezza entri nel tuo cuore. Allora puoi dare e ricevere senza alcuno sforzo. Se il silenzio è l'essenza del cuore, il respiro è la chiave per fare ritorno al nostro cuore e al nostro io. Quando il respiro è affannoso, il pensiero è guidato dalla paura e dall'ansia. Siamo allora concentrati su quello che fanno le altre persone, su come possiamo compiacerle o difenderci da loro. Innalziamo così una fortezza di pensieri attorno a noi e viviamo in uno stato di tensione. Invece, ogni volta che ci dedichiamo alla pratica del silenzio, cambia il nostro rapporto con l'universo. La nostra comunicazione si fa più ampia e approfondita, gli altri ci capiscono senza bisogno di parlare. Non c'è più differenza tra dentro e fuori. La terra e il cielo si incontrano dove il cuore e la mente si uniscono in silenziosa beatitudine.